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Sherlock Holmes e il Signore della notte
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All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
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Campari a colazione
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giovedì 8 marzo 2012

Patient Zero di Jonathan Maberry

E’ troppo affrettato iniziare dal voto?
VOTO 10+ per Patient Zero che è il primo romanzo che leggo di Jonathan Maberry. Vi assicuro che il mio giudizio non è dettato solo dal fatto che è un periodo in cui gli zombie sono di moda un po’ dappertutto. Se conoscete bene la vostra Pupottina, saprete che, dai tempi di George Romero, gli zombie con il loro virus e la loro famelica ricerca di sangue hanno sempre occupato un posto centrale nel suo immaginario horror.
Pupottina di questo romanzo adrenalinico, come uno dei migliori action mai visti, vi parla in maniera entusiasta perché vi tiene svegli, vi scarica delle vostre tensioni esistenziali e vi fa pensare ad un ipotetico attacco del bioterrorismo in cui per sopravvivere dove combattere. È tutta una lotta per la sopravvivenza.
Il protagonista, il Detective Ledger, un poliziotto di Baltimora,  non è un uomo qualunque: parla varie lingue, è esperto di arti marziali come Judo e Jujutsu; è intelligente e ha spirito d’iniziativa; è super addestrato ed ha a disposizione armi supertecnologiche. Vi renderete conto che anche nel corpo a corpo è micidiale.
Ha un passato doloroso, da cui sfugge, ostentando un carattere da duro e un’ironia sarcastica verso tutto è tutti. È anche molto impacciato con le donne, ma è anche un perfetto cavaliere.
Quando viene reclutato da una squadra speciale e segretissima dell’antiterrorismo, si trova in ferie e in spiaggia ad ammirare bikini e forme femminile che prendono il sole. La licenza gli è stata concessa dopo un scontro a fuoco in cui ha perso un collega. Ledger non immagina minimamente che nel giro di poche settimane, per dimostrare il suo valore, dovrà uccidere due volte lo stesso uomo che, dopo la prima apparente morte, si è trasformato in uno zombie.
Ledger non sa niente di ricerche scientifiche e bioterrorismo. Preferirebbe continuare ad ignorare tutto e far finta che gli zombie non stanno conquistando la città ma, per far leva su di lui, le squadre super segrete rapiscono il suo migliore amico e per lui Ledger deciderà di combattere contro il male.

Mi direte che sembra un action movie. È vero e mi stupisco che nessuno ci abbia ancora pensato a realizzarlo. Però, dovrebbe essere fedele in tutto e per tutto al romanzo di Maberry. Solo così potrebbe essere un film stupendamente riuscito. E a interpretare Joe Ledger non ci metterei banalmente l’ormai attempato Bruce Willis, ma Sullivan Stapleton o Til Schweiger.

Come uomo dotato di un super coraggio e di una super capacità di far fronte al pericolo, Joe Ledger lo possiamo paragonare a Jason Bourne o a Jack Bauer della serie tv 24. È l’uomo giusto, al momento giusto e nel posto giusto. E’ un romanzo action-thiller che vi consiglio di leggere se vi piacciono gli zombie, i combattimenti, le sparatorie con armi letali di ultima tecnologia che sembrano non arrivare mai all’ultimo colpo.

A sorprendere è anche l'originale copertina double face, nel caso la prima vi avesse inquietati poco.
Mi raccomando, quando interrompete per un motivo o per l’altro, non andate a controllare dietro le tende della finestra e non cercate di procurarvi armi illegali per difendervi. ^___^

AVVISO SPOILER - Non continuate a leggere!
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.

E’ un libro di cui si è impossessato mio marito Kevin che lo sta già leggendo entusiasticamente. Forse è un genere più per uomini, ma se le donne non si spaventano a vedere film d’azione, non si troveranno scontente di lasciarsi coinvolgere in un’avventura senza paragoni.
Il romanzo, come tutti i libri Casini, non ha i numeri di pagina e si legge senza sapere quando si arriva alla fine. Non ci si accorge nemmeno di aver letto 600 pagine, tanto le scene sono collegate fra loro e sono composte da capitoli brevi, indicati non con un banale numero progressivo, ma con il luogo, la data e l’ora, minuti compresi, in cui si svolge l’azione. Incredibile, ma come tecnica narrativa funziona.
I capitoli alternano le vicende dove agiscono i buoni, cioè coloro che lottano contro gli zombie, e quelle dove agiscono i cattivi, cioè coloro che hanno creato gli zombie. In quest’ultimo gruppo negativo, il fronte comune arriva a spaccarsi perché ognuno vuole fare i propri interessi prevaricando gli altri.  
Legder entra a far parte della Echo, la task force militare e segreta, con il compito di  individuare i terroristi che stanno diffondendo un agente patogeno che trasforma gli uomini in zombie.
Legder scoprirà che si tratta di fondamentalisti islamici decisi a colpire gli Stati Uniti. 
Le donne in questo libro hanno di due tipi di personalità, ma sono tutte ugualmente bellissime, proprio come piace immaginarle agli uomini. Grace, il Maggiore Grace Courtland, è una donna entrata nell’ambiente militare per dimenticare un passato doloroso in cui ha perso il suo bambino malato, e da subito odia Ledger, ma i sentimenti sono destinati a mutare. Lui è un perfetto gentiluomo e lei è una donna che non cede. Grace è la donna buona.
Amirah, invece, è una scienziata a capo di un gruppo di ricercatori. È una donna subdola che usa il suo corpo per corrompere gli altri. È una donna ambiziosa, una fondamentalista islamica, un essere umano povero di nobili qualità che sceglie di affidarsi totalmente alla ricerca.
La creazione di zombie è più complicata ed elaborata di quella che la Echo immagina. Col passare delle ore, sapientemente annotate come incipit di ogni capitolo, ci si accorge che anche gli zombie tendono a perfezionarsi, arrivando a ragionare e parlare. Varie versioni di zombie vengono create con l’intendo di dominare il mondo.
Anche le informazioni che arrivano alla Echo e quelle che sfuggono dalla task force sono pilotate. C’è una talpa tra di loro. Ledger lo intuisce ed ha dei sospetti. Tutto appare rovinosamente destinato a fallire nonostante i combattimenti terminati con successo e gli zombie eliminati, di nuovi, più pericolosi e feroci, arrivano ad assalirli. Si è sempre circondati e sempre con il loro fiato putrido e le loro zanne sul collo. Mr Church, l’uomo misterioso, il capo di Ledger, gli carta bianca in questa lotta contro il tempo. Un libro, scritto per essere la trama di un film, stile Mission Impossible!
Una curiosità: gli zombie vengono chiamati anche “Walker” e “Cervelli-molli”.
La trama è convincente e ben articolata. Lo stile e la lunghezza dei capitoli ti invogliano a continuare la lettura. L’avventura è alleggerita dall’ironia del protagonista anche nei momenti di forte tensione. Una lettura che scorre con entusiasmo sino al finale aperto. Patient Zero, infatti, è il primo di una serie di libri su Joe Ledger ed è un inizio grandioso.

Voi, l’avete letto? Vi piacciono gli zombie?
Vi piacciono le arti marziali come il Judo e il Jujutsu?
Vi spaventa il bioterrorismo?
Vi piace un personaggio ironico per alleggerire una trama con un pericolo apocalittico?

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