"Non pretendere che io abbia la testa sulle spalle. Non posso. Non con te."
LA RAGAZZA DEL TRENO di Paula Hawkins è un thriller psicologico,
tendente al giallo, con una struttura narrativa avvincente.
La mente nasconde sempre moltissimi segreti. Anche quella della
protagonista, Rachel, abituata a spiare le vite degli altri per non riflettere
sulla propria. È sola. Divorziata. Ogni giorno prendere il treno: la mattina
per andare, il pomeriggio per tornare dal lavoro a Londra. Il viaggio in treno
è il suo momento preferito della giornata. Seduta accanto al finestrino, può
osservare le vite degli altri e fantasticare. Nessuno la vede. Nessuno sa di
essere spiato.
In particolare, le piace spiare una coppia, un uomo e una donna, senza
nome, che ogni mattina fanno colazione in veranda. Rachel dà loro dei nomi, si
affeziona alla loro routine, che un tempo aveva anche lei, quando era sposata
con il suo Tom. Per lei, quella coppia di estranei rappresenta la coppia
perfetta dalla vita perfetta. La sua vita invece è tutt'altra cosa.
L'apparente tranquillità su cui poggia la vita di Rachel viene rotta, una
mattina, quando su quella veranda, vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere.
Quel momento rappresenta per Rachel lo spartiacque tra la serenità e lo
sconvolgimento totale. Rachel deve analizzare anche se stessa per comprendere
ciò che ha visto e che non riesce più a ricordare.
A narrare le vicende sono tre donne, Rachel, Anna e Megan, nei loro
diari. Ogni giorno il lettore può scoprire cosa hanno fatto. I piani temporali,
però, sono differenti, cioè non seguono l'ordine cronologico, ma distribuiscono
eventi, elementi e dettagli per accrescere la curiosità di chi legge e scopre
l'evolversi degli eventi, una pagina dopo l'altra, saltando da n periodo
all'altro. Questo meccanismo cattura il lettore, man mano che vengono
disseminati indizi e delineate situazioni. Una suspense crescente accompagna le
azioni della protagonista, mentre cerca di ritrovare i tasselli mancanti alla
sua memoria. Lei ha un grave problema di alcolismo e la mancanza di lucidità le
crea confusione nei pensieri e nei ricordi. Rachel è una donna abbandonata da
tutti, ma tenace nel voler salvaguardare l'ombra di perfezione che vede negli
altri.
Il ritmo della narrazione diviene man mano più incalzante fino allo
sconvolgente colpo di scena. I misteri della mente umana sono tanti e non
sempre chi appare equilibrato lo è davvero e viceversa.
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