Bram Stoker è il precursore e il maestro di un
fortunato genere letterario, la cui moda si è costantemente rinnovata fino a
giungere a noi. Il fascino del Conte Dracula era già leggendario, prima di
essere consacrato nel romanzo di Stoker, il quale l’ha descritto
indirettamente, grazie ai diari e alle lettere di altri personaggi, ma anche
attraverso gli articoli di giornale che attestano le tragedie a lui collegate. L’originalità
del romanzo sta anche nella tecnica narrativa scelta da Bram Stoker.
Il mistero è crescente.
Il terrore, che affianca la figura del Conte, è un
climax ascendente, man mano che la sua figura viene delineata nei vari diari.
Jonathan Archer è colui che per primo lo incontra
nel suo castello, luogo terribile, dove il pericolo si nasconde nella stanza
accanto ma è sempre pronto ad aggredirlo, poiché lui soprattutto all’inizio è
un giovane semplice, ingenuo, nonostante sia pieno di speranze e di sogni per
il futuro.
Gli obiettivi che il Conte Dracula vuole
raggiungere, invece, sono quelli di un dominatore, pronto a conquistare il suo
futuro, rinnovando la potenza del suo passato. Ma è anche e soprattutto un
mostro e la sua grandezza, il suo fascino, il suo mistero e i suoi malefici non
vanno dimenticati. La caccia al mostro diventa necessaria per Van Helsing,
l’unico che comprenda la portata del pericolo che incombe su Lucy, su Mina e su
molti altri, su tutti coloro che entrano in contatto con Dracula. Il male e il
bene si scontrano in quella che è la lotta più celebrata. È uno dei primi
romanzi che ha celebrato i vampiri ed ha saputo rendere interessante la loro
specie di sanguinari carnefici ed esseri affascinanti, misteriosi e immortali
anche nell’immaginario collettivo.
È un capolavoro senza tempo che ha celebrato uno
degli incubi più terribili cui ha donato le fattezze di un misterioso e
leggendario Conte.
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